IL DIRITTO DI ESSERE ASCOLTATI
1996-2006
10 anni di storia segnano l’Incontro che si è svolto a Siena dal 15 al 29 ottobre 2006. Una storia che ha come protagonisti i Movimenti di Bambini e Adolescenti Lavoratori di Asia, Africa ed America Latina, che si incontrano, a livello mondiale, per fare sentire la propria voce, avanzando proposte per migliorare le condizioni di vita e di lavoro nel rispetto dei propri diritti.
Siena ha ospitato 24 giovani delegati provenienti dai tre continenti che si sono riuniti in rappresentanza dell’infanzia lavoratrice che si organizza per contrapporsi a sfruttamenti, abusi e ingiustizie. E' stato un momento importante di confronto e di costruzione di nuove proposte, tappa determinante nel proficuo cammino dei Movimenti di Bambini e Adolescenti Lavoratori.
Dopo Kundapur ci furono altri incontri in cui i Movimenti dei tre continenti ebbero occasione di lavorare insieme per consolidare un coordinamento mondiale, che potesse rendere più efficace una loro partecipazione attiva alle decisioni politiche che li riguardavano in prima persona.
Storia
UN MOVIMENTO PER OGNI CONTINENTE
30 anni di storia ed esperienza
Chi sono i Movimenti di bambini adolescenti lavoratori
I Movimenti dei Bambini e Adolescenti Lavoratori esistono in America Latina, Africa e Asia fin dagli inizi degli anni ‘70; queste organizzazioni locali sono un fondamentale e spesso unico strumento di tutela e di promozione dei loro diritti.
I Movimenti hanno progetti d’azione che toccano diverse aree: educazione ai diritti, istruzione, salute, ricreazione, partecipazione, organizzazione. I principi che guidano questo percorso sono quelli del protagonismo di bambini e adolescenti, del rispetto dei diritti e della valorizzazione critica del lavoro.
Le diverse terminologie che Bambini e Adolescenti Lavoratori usano per identificarsi nei vari continenti
Esistono numerose terminologie per definire i Bambini e Adolescenti Lavoratori organizzati, legate alle diverse lingue continentali e locali. Ci limitiamo a ricordarne le principali senza addentrarci nelle innumerevoli forme e dialetti che troviamo in molte aree di Africa e Asia. L’acronimo NATs (Niños y Adolescentes Trabajadores) che tradotto in italiano con l’espressione «bambini e adolescenti lavoratori" è una sigla latinoamericana che anche qui in Italia usiamo spesso per riferirci a questo gruppo sociale. Per i paesi anglofoni parliamo di Working Children, mentre per i paesi francofoni di EJT «Enfants et Jeunes Travailleurs».
Modalità di organizzazione e azione dei Movimenti
Parlando di Movimenti di Bambini e Adolescenti Lavoratori è fondamentale addentrarci nella struttura della loro organizzazione e nelle metodologie pedagogiche che ne determinano la forte azione che porta i bambini stessi alla consapevolezza dei propri diritti perché questi siano rispettati, trovando forme alternative e risolutive a sfruttamento, soprusi, discriminazioni e ingiustizie.
Attraverso i processi di "organizzazione" i bambini e gli adolescenti lavoratori escono da una condizione di isolamento individuale, iniziano un percorso di reciproco riconoscimento come gruppo sociale. A partire da questo riconoscimento, che è la base di un’identità collettiva, cominciano a riunirsi, a discutere dei loro problemi, a proporre azioni e a organizzare iniziative di risposta. Lungo questo percorso possono giungere a livelli sempre più complessi che prevedano anche la costruzione di una soggettività pubblica e politica, ossia la trasformazione dell’identità di gruppo in una capacità di mobilitazione e di protagonismo prima locale, poi nazionale e infine internazionale.
Il termine "Movimento", utilizzato per definire i gruppi di base e le associazioni di bambini e adolescenti lavoratori, allude a fondamentali caratteristiche dell’organizzazione e dell’azione di questo nuovo soggetto sociale. Un movimento sociale è una forma di azione collettiva che si appella alla solidarietà, e che ha la capacità di condividere un’azione comune. I suoi membri si riconoscono tra di loro come simili, come attori che hanno gli stessi problemi, perché appartengono ad un determinato segmento sociale. Dall’altro lato, un movimento evidenzia l’esistenza di un conflitto sociale. E i Bambini e Adolescenti Lavoratori organizzati richiedono proprio di essere riconosciuti come Movimenti Sociali che operano all’interno della società per realizzare i diritti dei bambini lavoratori e dell’infanzia in genere, a livello locale come nazionale, senza tralasciare un’importante apertura e un orizzonte di livello anche intercontinentale e mondiale che si sta man mano consolidando nel tempo.
La "partecipazione" è fondamentale nell’azione dei Movimenti. L’organizzazione dei Bambini e Adolescenti Lavoratori è il luogo sociale in cui si tenta di recuperare la completezza del diritto democratico anche per l’infanzia e l’adolescenza. Ciò significa che il bambino e l’adolescente partecipa a pieno titolo alla «sua» organizzazione recuperando al suo interno lo statuto di una completa cittadinanza. Per esempio, i Movimenti hanno una struttura democratica di elezione sia dei propri delegati che dei collaboratori adulti. Anche la gestione e la rappresentanza delle organizzazioni dei Bambini e Adolescenti Lavoratori, tanto nella quotidiana dimensione del quartiere come nell’ampio orizzonte di un movimento internazionale, è prerogativa degli stessi bambini e adolescenti lavoratori delegati a rappresentare i loro compagni.
La partecipazione di cui da qualche anno parlano anche le grandi agenzie internazionali e che i bambini e adolescenti lavoratori organizzati vivono da 30 anni, è lo strumento principale che porta alla consapevolezza della propria situazione. Chiamata in modo più completo "protagonismo" include tutto il lavoro che va dal confronto a livello sociale, a un percorso educativo di percezione delle proprie possibilità e dei propri diritti, per arrivare a trovare soluzioni comuni per migliorare le condizioni di vita e di lavoro degli stessi bambini lavoratori e dell’infanzia in generale.
I Movimenti continentali ed alcune tappe fondamental
Ancora oggi il Movimento Latinoamericano continua a riunirsi con i delegati dei paesi che vi aderiscono; la sede del coordinamento centrale si trova ora in Venezuela.
I paesi che nel 2006 ne fanno parte sono: Colombia, Perù, Bolivia, Chile, Paraguay, Venezuela, mentre come osservatori: Guatemala, Argentina, Messico, Nicaragua e El Salvador.
Oggi il MAEJT è formato da 64 associazioni presenti in altrettante città, distribuite in una ventina di stati africani (Mauritania, Mali, Niger, Tchad, Etiopia, Repubblica Democratica del Congo, Rwanda, Burundi, Madagascar, Zimbabwe, Angola, Camerun, Benin, Togo, Costa D’Avorio, Guinea Conakry, Guinea Bissau, Gambia, Senegal, Burkina Faso); le associazioni a loro volta sono costituite da circa 450 gruppi locali, per un totale di 30.000 membri tra piccole domestiche, apprendisti, piccole venditrici, e giovani lavoratori indipendenti, ossia quei bambini che svolgono attività commerciali nelle strade e nei mercati. Il primo incontro continentale sono stati: a Bouakè (Costa d'Avorio) nel 1994 e l'ultimo il settimo a Ouagadougou (Burkina Faso) nel 1996. Questi incontri dall’avvio hanno visto un progressivo rafforzamento dell’organizzazione e delle sue strategie.
I Movimenti continentali verso un’organizzazione mondiale
A livello internazionale i Movimenti di Bambini e Adolescenti Lavoratori hanno cominciato a coordinarsi in un lavoro comune di solidarietà e collaborazione nel 1996. Un processo con 10 anni di storia iniziato a Kundapur, in India, dove 34 delegati dei tre continenti hanno steso 10 punti (vedere: Dichiarazione di Kundapur) per focalizzare le loro lotte comuni e le loro richieste, prima fra tutte che la loro voce possa essere ascoltata e considerata laddove si decide della loro vita.
Attraverso un percorso non privo di difficoltà, il Movimento Mondiale dei Bambini e Adolescenti Lavoratori è arrivato a rincontrarsi a Milano nel 2002, dando risposta al desiderio di riunirsi per un 2° Incontro Mondiale. Tale evento si è svolto a Berlino nel 2004 ed ha visto la partecipazione di 33 delegati dall’Africa, Asia e America Latina.
I lavori sono poi stati continuati a Kundapur nel 2005 dove una ristretta delegazione dei tre continenti ha lavorato per definire l’agenda e le tematiche fondamentali da discutere in quello che sarà il 3° Incontro Mondiale dei Bambini e Adolescenti Lavoratori che avrà luogo a Siena nell’ottobre 2006.
I 12 DIRITTI DEL MAEJT
Movimento Africano dei Bambini e Giovani Lavoratori
1. Diritto a una formazione per imparare un mestiere
2. Diritto a rimanere nel proprio villaggio (no all’esodo rurale)
3. Diritto a esercitare le nostre attività in luoghi e in maniere sicuri
4. Diritto a un lavoro adatto alle nostre forze fisiche e limitato negli orari
5. Diritto a una sosta o riposo in caso di malattia
6. Diritto a essere rispettato
7. Diritto a essere ascoltato
8. Diritto e attenzione alla salute
9. Diritto a imparare a leggere e a scrivere
10. Diritto alla ricreazione, al gioco
11. Diritto di espressione e di auto organizzazione
12. Diritto a ricorrere alla giustizia (giuridica) equa, in caso di problemi
LA DICHIARAZIONE DI KUNDAPU - INDIA, 1996
DICHIARAZIONE di BERLINO - 2004
2° Incontro Mondiale dei Movimenti di Bambini e Adolescenti Lavoratori
SEMINARIO
"CON I BAMBINI LAVORATORI"
Seminario di approfondimento sul Lavoro Minorile
In occasione dell’Incontro Mondiale di Bambini e Adolescenti Lavoratori di Siena 2006, è stato organizzato questo seminario durante il quale educatori, collaboratori, esperti, docenti, rappresentanti di istituzioni e ONG si sono incontrati per dibattere i nodi sia teorici che pratici connessi al fenomeno del lavoro infantile e ai corrispettivi processi di organizzazione e protagonismo sociale.
Questo seminario si è sviluppato contemporaneamente e parallelamente al lavoro degli stessi ragazzi, riuniti a Siena per costruire le fondamenta sempre più solide di un vero e proprio movimento mondiale. Noi adulti, che da molti anni accompagniamo questo processo di indiscutibile importanza, abbiamo voluto in questo modo essere ancora una volta presenti agli eventi che progressivamente stanno rafforzando l’identità, la visibilità e la concreta presenza di un nuovo soggetto sociale.
I temi che sono stati discussi nel Seminario non ci sono stati imposti da un calendario di accademiche priorità, ma erano sorti dalla stessa pratica sociale che i bambini e gli adolescenti lavoratori stanno animando nella loro quotidiana lotta per il riconoscimento e il rispetto dei loro diritti individuali e collettivi. In questo senso non era nostra intenzione competere in raffinati ma autoreferenziali bizantinismi intellettuali. Abbiamo voluto piuttosto cercare risposte agli interrogativi che ci propongono e ci impongono gli stessi ragazzi, a partire dalla loro stessa pratica sociale, in modo che gli stessi strumenti teorici siano animati dagli stimoli che provengono dai concreti processi di costruzione del protagonismo dei bambini e adolescenti lavoratori.
Elementi per una lettura critica dell’ultimo rapporto dell’OIL, come la legislazione internazionale può incidere sulla vita dei bambini lavoratori, la relazione tra lavoro infantile ed educazione, il concetto di lavoro “dignitoso”, il dibattito sull’”economia di solidarietà”, la proposta di un “marchio di garanzia” per la commercializzazione dei prodotti dei bambini e adolescenti lavoratori: sono questi i principali temi che sono stati affrontati nel seminario, nel tentativo di dare orientamento a una ricerca collettiva centrata sulle richieste degli stessi movimenti.
Ci auguriamo che i giorni di lavoro siano stati utili e capaci di fornire qualche modesto contributo, affinché i bambini e gli adolescenti lavoratori possano positivamente affrontare le molte sfide che li aspettano.
Programma
20/22 ottobre – Siena
Sala Palazzo Patrizi
Via di Città, 75
Per gentile concessione del Sindaco di Siena
Venerdì 20/10/2006
15.00-15.30 Iscrizioni
15.30-16.00 Presentazione del Seminario, saluti dei delegati dei Movimenti di Bambini e Adolescenti Lavoratori e delle autorità presenti.
16.00-18.00 Tavola rotonda di apertura: "Contesto e situazione del fenomeno del lavoro infantile nei continenti". Introduce il presidente di ITALIANATs, Aldo Prestipino.
Africa: Fabrizio Terenzio; Asia: Rita Paniker; America Latina: Angel Gonzales; Europa: MariaTeresa Tagiaventi.
Sabato 21/10/2006
9.00-10.30 Tavola rotonda: "Il rapporto dell’OIL sul lavoro infantile: una lettura critica"
con Bill Myers, Manfred Liebel
10.30-11.15 Dibattito in sessione plenaria
11.15-11.45 Pausa caffè
Conferenza di Michael Bourdillon: "Può una Legislazione internazionale sull’età minima di accesso al lavoro proteggere i bambini e promuovere la loro educazione?"
12.30-13.00 Dibattito in sessione plenaria
13.00-14.30 Pranzo
14.30-15.30 Conferenza di Alejandro Cussianovich: "Lavoro ‘dignitoso’ e lavoro ‘decente’:".
lessico, ideologie e politiche
15.30-16.00 Dibattito in sessione plenaria
16.00-16.15 Pausa caffè
16.15-18.15 Tavola rotonda: "Economia globalizzata, economia di solidarietà e lavoro infantile",
con Nandana Reddy, Manfred Liebel, Bruno Amoroso, Giangi Schibotto
18.15-19.00 Dibattito in sessione plenaria
Domenica 22/6/2006
09.00-09.45 Comunicazione di Fabio Cattaneo: "La proposta di un marchio di garanzia per i prodotti dei Bambini e Adolescenti Lavoratori: uno strumento economico e un nuovo paradigma culturale"
9.45-10.30 Dibattito in sessione plenaria
10.30-10.45 Pausa caffè
10.45-12.30 Comunicazioni di istituzioni e ONG nazionali e internazionali:
Roberto Salvan, direttore generale di Unicef Italia, Save the Children Italia e altre organizzazioni
12.30-13.15 Lettura e discussione per la proposta di una comunicazione pubblica conclusiva
13.15-13.30 Saluti finali
Comunicato stampa 31 ottobre 2006
Comunicato stampa 14 ottobre 2006
Comunicato stampa 5 ottobre 2006
Per Informazioni:
Associazione ITALIANATs
Sede operativa: c/o ASoC
Corso Fogazzaro, 21
36100 Vicenza - Italia
Tel. 0444 326360
Cell. 328 3830492
Fax 0444 545876
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Ufficio Stampa
Cell. 347.1474075
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Seminario 20/22 ottobre
per infomazioni ed iscrizioni:
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Nb: prezzo di una camera doppia compresa prima colazione
Cone raggiungerci a Colle Val d’Elsa da PISA:
in auto:
1. Prendere l'autostrada A11 Firenze-Pisa in direzione Firenze 76 Km
2. Superato Prato Est, all'altezza di Firenze, proseguire sulla A1 Milano-Napoli in direzione Roma 15 Km
3. Uscita Firenze Certosa
4. raccordo Firenze – Siena uscita Colle di Val d’Elsa Sud
in treno:
dalla stazione di Pisa prendere treno fino a Poggibonsi (frequenza ogni 30 minuti) a ’29 e ‘54, a Poggibonsi prendere autobus fino a Colle di Val d’Elsa (percorrenza 15 minuti) corse ogni 30 minuti a ’00 e ‘30 ultima corsa 22,05
dall’aereoporto alla stazione centrale (tempo di percorrenza 5 minuti) gli orari sono i seguenti: 06,41 - 10,42 - 11,43 - 12,43 - 17,53 - 18,43 - 19,53 - 22,20
da FIRENZE
in auto:
1. Da Firenze Certosa, prendere la Superstrada Autopalio in direzione Siena 38 Km
2. Uscire dalla Superstrada in corrispondenza dell'uscita Colle di Val d'Elsa Sud
in autobus
dalla stazione Firenze S. Maria Novella attraversare la strada fino alla stazione degli autobus “TRAIN” o “SISA” direzione Colle di Val d'Elsa. Corse giornaliere ogni ora a ’40
dall’aereoporto alla stazione (tempo di percorrenza 15 minuti) gli orari sono i seguenti: 07,00 – 07,50 – 8,30 – 12,50 – 13,30 – 14,20 – 17,10 – 18,00
da SIENA
in auto:
1. Da Siena, prendere la Superstrada Autopalio in direzione Firenze
2. Uscire dalla Superstrada in corrispondenza dell'uscita Colle di Val d'Elsa Sud
in autobus:
da Piazza Gramsci (capolinea autobus) prenderebus diretto a Colle di Val d’Elsa (percorrenza circa 30 minuti) corse ogni ora a ’40
da ROMA
Cone raggiungerci a Colle Val d’Elsa da PISA :
in auto:
1. Prendere l'autostrada A11 Firenze-Pisa in direzione Firenze 76 Km
2. Superato Prato Est, all'altezza di Firenze, proseguire sulla A1Milano-Napoli in direzione Roma 15 Km
3. Uscita Firenze Certosa
4. raccordo Firenze – Siena uscita Colle di Val d’Elsa Sud
in treno:
dalla stazione di Pisa prendere treno fino a Poggibonsi (frequenza ogni 30 minuti) a ’29 e ‘54, a Poggibonsi prendere autobus fino a Colle di Val d’Elsa (percorrenza 15 minuti) corse ogni 30 minuti a ’00 e ‘30 ultima corsa 22,05
dall’aereoporto alla stazione centrale (tempo di percorrenza 5 minuti) gli orari sono i seguenti: 06,41 - 10,42 - 11,43 - 12,43 - 17,53 - 18,43 - 19,53 - 22,20
in autobus
Dalla stazione Tiburtina partono autobus diretti a Colle di Val d’Elsa (6 corse giornaliere 8.30 – 10.30 – 14.00 – 17;00 – 18;30 – 20;00)
Collegamenti da Firenze a Siena
In treno: ogni ora a '10 – tempo di percorrenza 1 ora e 30 minuti
In autobus: ogni ora a ‘10 – tempo di percorrenza 1 ora e 15 minuti