SOLIDARIETA'. Progetto di Asoc e Legambiente
IL GIORNALE DI VICENZA
Strumenti medici delle Ulss 4 e 5 dati in Argentina
di Federico Ballardin
Due piccioni con una fava. Partiranno in questi giorni le ultime apparecchiature mediche che l'Asoc, associazione di solidarietà e cooperazione vicentina - in collaborazione con Legambiente - ha procurato a cinque ospedali della provincia di Buenos Aires.
Lettini, barelle, autoambulanze e apparecchiature perfettamente funzionanti che alcune Ulss venete stavano dismettendo sono state recuperate, omologate e spedite alle strutture argentine che ne erano sprovviste.
Le Ulss venete, tra queste la 4 e la 5 della provincia vicentina, hanno quindi risolto un problema di smaltimento e allo stesso tempo hanno collaborato a un progetto di solidarietà che aiuterà le strutture di un paese colpito da anni da una grave crisi economica. Il progetto era iniziato nel gennaio 2006, l'Asoc era da tempo in contatto con le strutture ospedaliere sudamericane - tramite anche il Gruppo Argentina dell'associazione- alle quali aveva procurato nel 2005 alcuni farmaci di cui erano sprovviste. Nel frattempo i cinque nosocomi della provincia di Buenos Aires (General Paz, General Belgrano, Pila Chascomùs e Castelli) si erano messi in rete. Così, a marzo 2006, i medici argentini hanno elaborato una lista di richieste che l'Asoc si è attivata per esaudire. Attraverso una serie di contatti già avviati con le Ulss 17, 4, 5, l'ospedale di Trento e una struttura privata, sono state censite le apparecchiature in dismissione e tra queste sono state richieste quelle che avrebbero potuto fare al caso dei 5 ospedali argentini. Poi un perito della Camera di commercio ha esaminato le apparecchiature e redatto le schede tecniche. Una prima spedizione è stata nel dicembre 2006 ed è arrivato ai primi di febbraio del 2007. Al progetto, costato 22 mila 500 euro, hanno collaborato anche la Fidas e il centro provinciale di volontariato (importante anche il contributo di AFV Beltrame). Dopo la disponibilità delle Ulss Alto Vicentino, Monselice e Trento nel febbraio 2007 l'elenco di apparecchiature a disposizione si è allungato, il ritiro è avvenuto ad aprile e tutte le pratiche sono state sbrigate in tempi rapidissimi. La ditta Timat ha conservato gratuitamente nei propri magazzini il materiale che verrà spedito in questi giorni.