Argentina chiama e l'Asoc risponde.
IL GIORNALE DI VICENZA
Continua la raccolta fondi per gli aiuti.
Argentina chiama e l’Asoc risponde.
Quattro ospedali ricevono farmaci vicentini.
(fe. ba.) Per rispondere ad una richiesta di aiuto bisogna davvero farsi in quattro. Tanti sono gli ospedali argentini che, con un disperato messaggio all’Asoc di Vicenza hanno chiesto aiuto per la mancanza di farmaci, e molte sono le risposte arrivate da Vicenza.
La piccola associazione vicentina ha ricevuto l’indispensabile collaborazione dell’Ordine dei Medici, quello dei Farmacisti, della Caritas diocesana e della Banca Popolare vicentina che ieri hanno ufficialmente presentato il loro progetto di solidarietà.
Chascomus, Castelli, Ranchos e Pila sono quattro comuni che complessivamente raggiungono gli 80 mila abitanti nella regione di Cuenca Deprimida del Salado, in Argentina. I quattro ospedali hanno chiesto farmaci per poter “tirare avanti” per un anno, e per assecondare questa richiesta servono almeno 100 mila euro. La Banca Popolare Vicentina ha attivato una propria sottoscrizione per la raccolta di fondi necessari all’acquisto dei farmaci (conto n° 017570332299 abi 5728, cab 11801).
Un buon quantitativo è stato raccolto grazie all’aiuto dell’ordine dei farmacisti e di quello dei medici (che hanno sensibilizzato i propri associati), grazie all’intervento dell’unione medici missionari di Verona, e alle risposte delle Ulss vicentine.
Ma, sembra incredibile, la buona volontà e le più nobili intenzioni devono scontrarsi con un iter burocratico davvero complicato. L’unico organismo abilitato dal governo argentino all’importazione e distribuzione dei farmaci dall’estero è la Caritas diocesana, risultata fondamentale per imbastire il progetto, e che è stata attivata tramite la sede di Vicenza. Anche molti comuni berici si sono dati da fare per rispondere al grido di allarme, si tratta di Vicenza, Conco, Zermeghedo, Fara, Gambellara e Quinto.
Alcuni emissari dell’Asoc a gennaio andranno in Argentina per controllare il buon esito delle spedizioni. Gli stessi comuni beneficiari della donazione hanno garantito il controllo massimo affinché i farmaci provenienti da Vicenza giungano effettivamente nelle quattro strutture sanitarie.
Il 10 ottobre, sarà organizzata anche una festa di beneficienza, voluta dagli ordini dei farmacisti e dei medici e dalla Bpv, per raccogliere fondi per il progetto mentre la stesas Banca Popolare, che ha già elargito un contributo, ha anticipato che il progetto sarà sorretto anche tramite ulteriori iniziative dell’istituto di credito.