Materiali del 2° incontro mondiale dei NATs - Berlino 2004

2° INCONTRO MONDIALE DEI MOVIMENTI
DI BAMBINI E ADOLESCENTI LAVORATORI
DI AFRICA, ASIA ed AMERICA LATINA

18 aprile/2 maggio 2004

Berlino - Germania


"… Questa è una buona opportunità per conoscere la situazione e le esperienze degli altri paesi, oltre che essere ascoltati dalla società, percepire i problemi degli altri e cercare di aiutarsi e sentire che c'è solidarietà tra tutti questi paesi…" dice Shankar un ragazzo lavoratore di strada del Nepal.

E' in questa volontà di crescita e solidarietà che ha avuto luogo a Berlino il 2° Incontro Mondiale dei Movimenti di Bambini e Adolescenti Lavoratori, organizzato da ProNATs e ITALIANATs. Qui si sono radunati, dal 18 aprile al 2 maggio, 30 ragazzi, tra i 12 e 17 anni, provenienti da 23 diversi Paesi di Africa, Asia e America Latina.

Comunicato finale del presidente di ITALIANATs Aldo Prestipino

Dichiarazione finale

Antecedenti

Obiettivi dell'incontro mondiale

Organizzazione e svolgimento dei lavori


Antecedenti
I movimenti e le organizzazioni di bambini e adolescenti lavoratori hanno avuto origine alla fine degli anni '70 in America Latina, negli anni '90 anche in Africa e Asia.
La rete internazionale dei Movimenti portò alla fine del 1996 ad un primo incontro mondiale a Kundapur, India (vedi "I 10 Punti di Kundapur").
Da allora si sono tenuti altri simili incontri internazionali a carattere informale a Huampanì (Peru), Dakar (Senegal) e altri luoghi, arrivando a iniziative congiunte in relazione alla preparazione della Convenzione OIL 182 sulle "peggiori forme di lavoro minorile" (1999) e al vertice mondiale dei bambini delle Nazioni Unite tenutosi nel Maggio 2002 a New York.

In occasione dell'incontro di Milano tenutosi dal 25 novembre al 2 dicembre del 2002 i delegati dei Movimenti di Africa, Asia e America Latina hanno costituito un "Movimento Mondiale dei Bambini e Adolescenti Lavoratori", come parte del "movimento sociale" di critica alla globalizzazione "che lotta per un mondo più giusto, equo e umano". Partendo da alcune esperienze radicali, i delegati intravedono un obiettivo prioritario nel loro movimento di azione mondiale: "proseguire nella lotta contro ogni forma di esclusione e discriminazione in base alla razza, all'etnia, alla casta, alla religione o al genere e per il rispetto di tutti i popoli e dei loro diritti, in particolare quelli dei bambini e adolescenti lavoratori".

Si dice ancora nella dichiarazione finale di Milano: "Noi chiediamo agli adulti, alle autorità, alle ONG, alle organizzazioni regionali, internazionali e mondiali, così come a tutta la società civile:
1. di riconoscere il nostro movimento;
2. di sostenerci nel rafforzare il nostro movimento mondiale a livello locale, nazionale, regionale e mondiale e di garantire la nostra partecipazione ai processi decisionali sulle questioni che ci riguardano;
3. per garantire il compimento del nostro diritto alla partecipazione e ad essere ascoltati, chiediamo a tutti i mezzi di informazione di darci degli spazi per diffondere la nostra voce.

Dall'unione a livello mondiale dei movimenti dei diversi continenti, i delegati si aspettano anche un impulso che rafforzi la fiducia in se stessi dei bambini adolescenti lavoratori e che permetta di estendere l'auto organizzazione anche dove non è ancora sorto nessun movimento. I delegati hanno inoltre convenuto, "di scambiarsi ulteriori informazioni e di portare avanti azioni per migliorare la situazione dei bambini e adolescenti lavoratori in ogni continente e di lottare per un loto sostanziale cambiamento". In caso di dubbi o di opinioni diverse, in nome della loro reciproca solidarietà desiderano consultarsi, prima di prendere delle decisioni. Una volta che le decisioni sono state prese, devono essere condivise con tutti ed essere messe in atto.

Obiettivi dell'incontro mondiale
Con l'incontro mondiale del 2004 viene perseguito innanzi tutto l'obiettivo di costruire su fondamenta stabili la capacità di azione mondiale dei movimenti di bambini e adolescenti lavoratori, dal punto di vista concettuale e organizzativo, e di ottenere il loro riconoscimento internazionale come esponenti rappresentativi dei bambini e adolescenti lavoratori di tutto il mondo.

Scegliendo la Germania come luogo dove allestire l'incontro, i movimenti desideravano trovare una maggiore possibile attenzione pubblica verso i loro obiettivi e interessi, e di poter avere una certa influenza sull'opinione pubblica europea rispetto al lavoro minorile e alla situazione a ai diritti dei bambini adolescenti lavoratori del Sud. Con questa scelta, il desiderio era inoltre quello di raggiungere una posizione su scala mondiale come istanza attiva che possa avere la propria base in un Sud del mondo finora ininfluente, in contrapposizione alle pretese mondiali delle presenti istituzioni, come FMI, Banca Mondiale o WTO.

Il particolare significato dell'incontro mondiale si trova in questo, che con esso i bambini e adolescenti lavoratori del sud del mondo pongono un accento di contrasto alle strategie politiche basate sull'opinione eurocentrica che i problemi dei bambini e adolescenti lavoratori si possano risolvere solo con il divieto e l'abolizione del lavoro minorile. Essi costituiscono anche un polo opposto alle aspirazioni perseguite dalla "Global March against Child Labour" con grande dispendio propagandistico.


Organizzazione e svolgimento dei lavori

L'incontro mondiale si è svolto per 14 giorni presso il FEZ Zentrum, Centro Ricreativo e del Tempo Libero Wuhlheide di Berlino. I delegati hanno lavorato per due settimane, riunendosi in plenaria o a livello continentale, costituendo anche due commissioni organizzative, quella pedagogica e quella sulla comunicazione. Le riunioni erano condotte dai ragazzi in prima persona sia nella definizione del programma che nella conduzione delle discussioni, così come nelle decisioni finali.
La direzione delle sedute plenarie e dei gruppi di lavoro era gestita dal delegato stabilito di volta in volta.

Le riunioni non erano aperte al pubblico e gli adulti erano presenti solo per permettere ai ragazzi di comunicare fra di loro grazie al servizio di interpretariato e per sporadici momenti di facilitazione.

Accanto alle riunioni interne dei delegati vi sono stati incontri con rappresentanti governativi, deputati del parlamento tedesco ed italiano.
Incontri con ONG che lavorano nell'ambito di politiche e diritti per l'infanzia, organizzazioni di bambini e giovani, sindacati, organizzazioni di critica alla globalizzazione.

L'organizzazione è gestita dall'associazione ProNats (Circolo di iniziative contro lo sfruttamento e per il rafforzamento dei bambini lavoratori), in collaborazione con ItaliaNats.
I lavori a Berlino sono stati seguiti e agevolati da volontari di ProNats e Italianats e sotenuti da numerosi traduttori molti dei quali volontari.
Sostenitore dal punto di vista legale è stata l'Accademia Internazionale per la Pedagogia, Psicologia e Economia Innovative (INA).
L'ufficio organizzativo ha sede presso
Sezione di Studi globali e Cooperazione internazionale, Università Tecnica di Berlino

Technische Universität Berlin
Institut für Gesellschaftswissenschaften und historisch-politische Bildung
Arbeitsstelle "Globales Lernen und Internationale Kooperation"
Sekr. FR 3-7 Franklinstraße 28/29 D-10587 Berlin
Tel. ++49/30/314-73 166 -73 412 Fax. ++49/30/314-21 117 -73 621
http://www.pronats.de - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

RIUNIONE MONDIALE DEI DELEGATI DEL MOVIMENTO MONDIALE DEI BAMBINI ED ADOLESCENTI LAVORATORI ORGANIZZATI BERLINO

18 APRILE – 2 MAGGIO 2004

Il 28 aprile 2004, nell’ambito della riunione mondiale dei Movimenti dei Bambini Lavoratori Organizzati, che dal 18 aprile al 2 maggio 2004 si è tenuta a Berlino, i 30 delegati provenienti da Afganistan, Angola, Bangladesh, Benin, Bolivia, Burkina Faso, Cile, Colombia, Guatemala, Guinea Conakri, Guinea Bissau, India, Messico, Mongolia, Nepal, Paraguay, Perù, Ruanda, Senegal, Venezuela, sono stati invitati nel Palazzo del Governo del Land di Berlino dal Ministro dell’Economia, Lavoro e Questione Femminile, Onorevole Harald Wolf, che ricopre anche la carica di Vice Sindaco di Berlino.All’incontro erano presenti la Presidente e la Vice Presidente della Commissione Bicamerale per l’Infanzia del Parlamento italiano, le Onorevoli Maria Burani Procaccini di Forza Italia e Marida Bolognesi dei Ds.

L’onorevole Harald Wolf, dopo aver espresso la gratitudine ai presenti per aver accettato l’invito all'incontro, occasione irripetibile per poter conoscere e parlare con dei bambini lavoratori, ha dichiarato che quella del lavoro minorile è una situazione che non riguarda solo i Paesi in via di sviluppo ma esitente anche in Europa. Dopo aver illustrato la situazione normativa e sociale del lavoro minorile in Germania, ha dichiarato che in Europa non si può appoggiare la proibizione del lavoro minorile se non si hanno alternative positive da offrire ai bambini. Il Ministro ha concluso:“….sono felice di conoscere il Vostro movimento che chiede scuole gratis e lavoro senza sfruttamento. Sono contento di sapere che esistono bambini come voi che hanno deciso di prendere il loro destino nelle proprie mani”. L’Onorevole Procaccini e l’Onorevole Bolognesi hanno chiarito di aver accettato l’invito ufficiale loro rivolto da Italianats, per ascoltare l’esperienza di lavoro degno e conoscere la realtà rappresentata dai Movimenti dei Bambini lavoratori organizzati, una realtà a cui dare rilievo. L’On. Procaccini ha dichiarato: “è molto interessante ascoltare la vostra esperienza di lavoro degno così diverso da quello presentato dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL). Questa vostra ricchezza la voglio portare in Parlamento, per capire come possiamo lavorare sulla base dei due pilastri Scuola-lavoro che devono funzionare insieme perché possiate crescere come cittadini.Siamo interessati al documento finale che scaturirà dal vostro incontro mondiale, che vorremmo sottoporre ai Sindacati e Ong che lavorano all’interno della Global March finalizzata all’abolizione del lavoro minorile, per far capire quanto sia importante riconoscere la dignità del lavoro, non solo nei vostri Paesi ma anche qui nei confronti degli immigrati che vengono in Italia per una giusta integrazione.A novembre 2004 organizzeremo una Conferenza sui Diritti dell’Infanzia con le Parlamentari di differenti Paesi e vorremmo invitare anche una vostra rappresentanza per discutere della dignità del lavoro.”

L’On. Bolognesi ha affermato:” …in Europa c’è una difficoltà a capire realtà sociali e di lavoro diverse, ma è chiara la volontà per alcuni di noi Parlamentari di uscire da questa mentalità e arricchire il dibattito e le azioni con qualcosa di veramente utile alla dignità del lavoro e dello studio.Questo momento è importante perché apre un punto di vista diverso e perché non mette in contrapposizione lavoro e studio e chiedete che le due cose possano convivere insieme. Inoltre state insegnando a noi Parlamenti che non si può decidere sopra la testa dei ragazzi, ma bisogna decidere con i ragazzi. Aver conosciuto Italianats è stato molto importante, ci ha fatto riflettere e ha dato lo spunto per una discussione nel Parlamento italiano. Stiamo in questo senso pensando di avviare una collaborazione a livello Europeo.” Si è trattato di una straordinaria occasione ufficiale per i Delegati eletti dai rispettivi Movimenti, di conoscere la posizione del Ministro tedesco e delle Parlamentari italiane.

Molti ragazzi e ragazze sono intervenuti con dichiarazioni e domande, in particolare: sulle posizioni dei Politici, sulle linee dell’Oil e sulle posizioni dei Movimenti di bambini lavoratori organizzati, le due Onorevoli sono reintervenute. L’On Bolognesi ha risposto:”Il dibattito tra lavoro minorile no! e lavoro minorile si! è fuorviante, tutto deve dipendere da quale lavoro, da quale ambiente lavorativo, dalla possibilità che un lavoro offre ad un ragazzo di frequentare la scuola. Noi vogliamo combattere le forme di lavoro minorile che voi stessi combattete”. L’On Procaccini ha ribadito: “Noi vogliamo far capire all’Oil che una cosa sono le peggiori forme di lavoro minorile e un’altra cosa sono le forme di lavoro che voi ritenete degne; io e la mia collega, in Commissione, abbiamo presentato un testo al Parlamento che illustra la vostra posizione. La difficoltà è che in Italia (come in tutti i Paesi del Mondo ndr) la legge vieta il lavoro minorile. Dobbiamo far capire che ci sono lavori che in certe condizioni, soprattutto nel rispetto della scuola e delle caratteristiche del ragazzo, possono essere fatti. Le leggi devono essere fatte per far ragionare le persone”. Alla conclusione degli interventi è scoppiato un caloroso applauso e le diverse delegazioni si sono avvicinate per manifestare il loro apprezzamento alle due Parlamentari italiane.Si può sicuramente dire che è stato evidente a tutti che il difficile lavoro che Italianats ha portato avanti in questi anni sta incominciando a portare frutti significativi ed è un esempio da seguire anche in altri Paesi.

Aldo Prestipino

DICHIARAZIONE FINALE DEL SECONDO INCONTRO DEL
MOVIMENTO MONDIALE DEI NATS

Dal 19 aprile al 2 maggio – FEZ – Wuhlheide (Berlino)

Noi, il Movimento Mondiale di Bambini, Bambine e Adolescenti Lavoratori organizzati di Asia, Africa e America Latina, abbiamo una esperienza di molti anni nell’ambito dell’organizzazione dell’infanzia lavoratrice.

Ci siamo riuniti nella città di Berlino per il nostro Secondo Incontro Mondiale, con l’obiettivo di consolidare il nostro Movimento Mondiale e riflettere e analizzare la situazione sociale, economica e politica che attraversano milioni di bambini e bambine nel mondo, al contempo proporre e pianificare azioni per la dignità dei bambini lavoratori.

A far parte di questo movimento siamo bambini, bambine e adolescenti lavoratori di Asia, Africa e America Latina, provenienti dalla campagna e dalle città, dove realizziamo diversi lavori come: lustrascarpe, domestici in casa di terzi, agricoltori, riciclatori, operai all’interno delle fabbriche, nel commercio, come venditori ambulanti, all’interno delle nostre case dove quotidianamente svolgiamo faccende domestiche. Allo stesso tempo con le nostre proprie organizzazioni stiamo realizzando e dando impulso a forme di lavoro degno che ci consentano di proporre alla società una economia giusta e solidaria.

Valorizziamo il nostro lavoro e lo consideriamo un diritto umano importante per il nostro sviluppo come persone. Siamo contro ogni forma di sfruttamento e allo stesso modo rifiutiamo tutto ciò che attenta alla nostra integrità fisica e morale. E’ il lavoro a permetterci di resistere con dignità al modello economico e politico oppressivo che ci criminalizza e ci esclude, peggiorando sempre più le nostre condizioni di vita e quelle delle nostre famiglie e comunità.

A partire dalla nostra organizzazione, esercitiamo la nostra partecipazione protagonista e lottiamo per essere riconosciuti come attori sociali, affinché la nostra voce sia ascoltata in tutto il mondo e affinché i governi, quando legiferano, tengano in considerazione i nostri interessi affinché noi possiamo costruire insieme a loro una società dignitosa e giusta per tutti.

Come parte del movimento sociale che lotta per un mondo degno e giusto, desideriamo influire nei processi decisionali, lottare contro le causa della povertà e per il pieno riconoscimento di tutti i nostri diritti e dei nostri valori culturali e siamo contro ogni forma di discriminazione. Vogliamo rendere possibile la felicità di una infanzia che cammina insieme agli adulti e insieme alla società in generale, per fare di questo mondo una grande casa alla portata di tutti e tutte.

Rifiutiamo tutte le misure che ci impone l’attuale sistema neoliberale, che impoverisce i nostri paesi, privatizzando servizi fondamentali come la salute, l’educazione, la ricreazione, e che distrugge le nostre culture. Inoltre rifiutiamo i grandi monopoli che vedono i bambini e le bambine come consumatori e non come una forza viva di trasformazione della società. Rifiutiamo tutte le guerre e le aggressioni che nel mondo causano la morte e la sofferenza di milioni di bambini e bambine; e siamo anche preoccupati per il deterioramento della condizione ambientale.

Noi ripudiamo la partecipazione ad azioni che attentano la dignità e alla vita come valore supremo. Vogliamo che gli adulti ci vedano come persone, attori sociali importanti nella costruzione di un pianeta libero da ogni aggressione, perché ci consideriamo messaggeri della speranza e della dignità.

Ci aspettiamo che le organizzazioni internazionali dei Diritti dell'Infanzia e del Lavoro, includendo l'OIL e la "Global March", riconsiderino le loro politiche di sradicamento del lavoro minorile. Queste politiche non prendono in considerazione le realtà dei bambini, bambine ed adolescenti lavoratori e le alternative possibili al lavoro sfruttato. Inoltre stanno violando la dignità e negando i diritti dei bambini, bambine ed adolescenti lavoratori, operando divisioni tra noi, che pur condividiamo una stessa realtà: essere lavoratori. Vogliamo discutere con dette organizzazioni affinché riconoscano il nostro diritto di proporre soluzioni ai nostri problemi così come la validità dei nostri processi di organizzativi.

Attraverso questo Secondo Incontro Mondiale riaffermiamo il nostro impegno di continuare a costruire un Movimento Mondiale per la lotta, la difesa e la promozione del rispetto dei diritti non sono dei bambini e bambine lavoratori, ma di tutta l’infanzia in generale.

Desideriamo ringraziare gli adulti e le organizzazioni che credono in noi e camminano al nostro fianco, unendosi alla nostra lotta per la rivendicazione dei nostri diritti e dei nostri sogni di allegria e speranza, e per un mondo migliore.

SI AL LAVORO DEGNO, NO ALLO SFRUTTAMENTO

PERCHE’ NOI NON SIAMO IL PROBLEMA, MA PARTE DELLA SOLUZIONE

AFFINCHE’ LE NOSTRI VOCI VENGANO ASCOLTATE NEL MONDO INTERO

Berlino 2 Maggio 2004

Sottoscritto dalle delegazioni di bambini, bambine, adolescenti e giovani dei tre continenti Asia, Africa e America Latina


Maejt (Movimento africano dei bambini e giovani lavoratori)
Feleciano Ignacio Sambimbi; Angola
John Phiri ; Zimbabwe
Sandra Avoce; Bénin
Jean Marie Nkurunziza; Rwanda
Sophie Amelia Faye ; Sénégal
Awa Niang ; Sénégal
Tambaké Tounkara ; Guinea
Gilbert Maurice Ouedraogo Zoewendsaongo,; Burkina Faso
Awa Kangaye; Niger
Antonio Infanda,; Guinea Bissau

Organizzazioni di bambini e adolescenti lavoratori dell’Asia:
Anuj Chowdhuri ; India
Raju Kumar ; India
Manjula Muninarasimha; India
Salah Uddin Master ; Bangladesh
Feroz Nasir Ahmed ; Afghanistan
Shankar Dahal; Nepal
Saranchimeg Bayaraa; Mongolia
Enkhjargal Myagmarsuren; Mongolia

Molacnats (Movimento latinoamericano e dei Caraibi di bambini e adolescenti lavoratori)
Angie Rocio Diaz Plazas ; Colombia
Lina Paola Martinez Reyes; Colombia
Lisandro Cáceres Guevara; Perú
Jacy Jussara Ore Paima; Perú
Jhon Ricardo Botello; Bolivia
Valera Yajaira del Carmen Silva; Venezuela
Jaqueline Valeria Saint Anne Saint Anne; Chile
Joel Aquino; Paraguay
Pura Limpia Concepción Gonzalez Zayas; Paraguay
Edwin José Pérez García; Guatemala
Raúl Pérez Rivera, México
Mari Cruz Pérez Ortiz; México

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