Violenta repressione in Perù
Perù: la polizia reprime manifestazione di bambini e adolescenti che reclamano per i loro diritti.
Questo il testo di un comunicato emesso dalla presidenza di Italianats sui gravi fatti avvenuti in Perù il 20 Novembre 2003.
Giovedì 20 novembre, nell’ambito dell’anniversario dell’approvazione della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia (20 novembre 1989), i Movimenti dei bambini ed adolescenti organizzati peruviani tra cui delegati di Generación, Ifejant, Manthoc e Mnnatsop, a Lima, hanno dato vita ad una manifestazione pacifica di bambini ed adolescenti lavoratori, per reclamare di fronte al Palazzo del Governo il rispetto e l’applicazione dei diritti sanciti dalla Convenzione.
Con la motivazione che la manifestazione infrangeva il decreto del Comune che non ammette manifestazioni nel centro storico di Lima, un gruppo di ufficiali della Polizia Nazionale, in assetto antisommossa, si sono scagliati contro i manifestanti a colpi di manganello, con gas lacrimogeni, pugni e calci, senza tener conto che molti erano bambini.
Questi bambini ed adolescenti nella loro maggioranza sono lustrascarpe o venditori ambulanti, o ragazzi inseriti in programmi di scuola/lavoro nel territorio di Lima.
Laura Guisarión - di 16 anni - (dell' Associazione Manthoc o Movimento di Adolescenti e Bambini Lavoratori Figli di Operai Cristiani, una delle quattro organizzazioni di bambini lavoratori che hanno dato vita alla manifestazione), dopo aver superato un principio di intossicazione da gas lacrimogeni ha dichiarato: “Stanno maltrattandoci perché veniamo a reclamare per i nostri diritti. Io non so perché Alejandro Toledo (il Capo del Governo peruviano - ndr), che da bambino lavorava lustrando stivali, non fa ora qualcosa per i bambini del Perù. Egli conosce la realtà che viviamo e non fa niente".
La manifestazione si stava sviluppando in maniera assolutamente pacifica fino a che la polizia non è intervenuta con ingiustificata violenza contro gli oltre 150 bambini e giovani che si erano concentrati nella Piazza Maggiore.
A causa di tale intervento, diverse persone hanno avuto svenimenti e subito contusioni lievi per i colpi e calci ricevuti dai rappresentanti dell'ordine che non hanno tralasciato nemmeno anziani o adulti con bambini in braccio. Inoltre, 3 minorenni e 2 maggiorenni - questi ultimi stranieri - sono stati temporaneamente trattenuti dalle forze di Polizia dell'Unità di Servizi di Controllo di Tumulti della Polizia.
Un agente di Polizia che si è rifiutato di farsi identificare, ha cercato di motivare il brutale intervento spiegando che i manifestanti altro non erano che "pirañitas", bambini che pernottano per strade, per i quali non si deve avere alcuna considerazione in ragione della loro minore età, giacché non si comportano come bambini ed adolescenti quando aggrediscono persone adulte."
“Con il termine "pirañitas" si cerca di criminalizzare degli adolescenti che si trovano in situazione di strada, ma non sono pirañitas. Molti di quelli presenti alla manifestazione stanno lavorando in un Programma Municipale che si chiama Ragazzi Ecologici per integrarli come lavoratori in differenti vivai della municipalità" ha spiegato Lilian Zamora, collaboratrice del Movimento Manthoc.
Nel corso del pomeriggio, il Ministero dell'Interno è stato informato del fatto; il Ministro, Fernando Rospigliosi Capurro, avrebbe chiesto una rapida investigazione per identificare le responsabilità del caso.
Le organizzazioni aderenti ad Italianats, organismo italiano portavoce dei Movimenti organizzati di bambini e adolescenti lavoratori nel mondo, richiamano l’attenzione su come di fronte al disastro economico e sociale che in tantissimi Paesi obbliga l’infanzia a mettere in atto strategie di vera e propria sopravvivenza, si determinino reazioni a pacifiche manifestazioni di minori promosse in occasione dell’anniversario della approvazione della Convenzione dei diritti dell’infanzio dell’Onu.
La Presidenza
Alcune immagini della violenta repressione della polizia
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