Rapporto di Missione in Senegal di Aldo Prestipino in qualità di Presidente di Italianats
Dal 1 al 7 marzo scorso ho avuto il piacere e l’onore di rappresentare Italianats all’incontro del Movimento continentale africano dei Bambini ed Adolescenti lavoratori (Maejt), che in quei giorni si teneva in Senegal. Nonostante i grandi problemi dell'Africa, il Maejt sta crescendo con una presenza in molti casi significativa in 21 paesi con 61 associazioni organizzate; La riunione riguardava la Commissione “Regionale” del Maejt, formata da delegati di 15 Paesi, che periodicamente si riunisce per coordinare l'azione del Movimento Continentale.
La fisionomia del Movimento Ejt (Ejt = Bambini Adolescenti Lavoratori) e' sempre piu' marcata e c'e' attorno al Maejt un consenso sempre più ampio in Africa, sia a livello politico, che a livello delle agenzie internazionali, sia da parte della stampa.
Il modello organizzativo e pedagogico del Movimento africano sta delineando sbocchi che pur avendo molti punti di contatto con i Movimenti Latinoamericani e Asiatici, ha una sua peculiare via all’emancipazione.
Possiamo dire che le caratteristiche distintive sono da riferirsi al fatto che nell’applicare il metodo partecipativo e del protagonismo infantile in modi e forme simili ai Movimenti latinoamericani e Asiatici, in Africa hanno scelto di investire e coinvolgere i Governi, i Sindacati e le organizzazioni internazionali, in un confronto che si sta rivelando interessante e ricco di prospettive, ma soprattutto in grado di influenzare in modo largo la società africana.
Inoltre dal 2000 il Maejt ha iniziato a tappe successive a porsi l’obiettivo di essere presente negli incontri che le Nazioni Unite hanno programmato sul tema dell’infanzia.
Così progressivamente la voce degli Ejt ha incominciato a farsi sentire nelle diverse sessioni dell’UNGASS (Agenda delle Nazioni Unite sull’infanzia) e diversi articoli dei documenti scaturiti da queste sessioni hanno subìto delle modifiche sostanziali, grazie alle proposte avanzate direttamente dai delegati africani del Maejt.
Una esperienza che ha avuto riflessi positivi anche nella azione sviluppata dal Movimento sul terreno e che diventa un contributo sostanziale che l’Africa apporta al Movimento internazionale dei bambini ed Adolescenti lavoratori.
Venerdì 4 marzo ho partecipato alla conferenza finale della Commissione Regionale del Maejt che è stata di importanza storica per il Movimento africano, in quanto in quella occasione è stata sottoscritta una convenzione tra Maejt e una delle organizzazioni facenti parte di GMC {Global Mouvement for Children) denominata Plan International, per un piano di attività che si dovrà concludere alla fine del 2006 con un finanziamento di 1.169.778,00 euro da spendersi in progetti nei 21 Paesi in cui il Movimento è operante. (L’intero progetto di spesa era stato discusso e approvato dai 15 delegati Ejt, nel corso della settimana precedente).
Alla conferenza molto ben riuscita erano presenti rappresentanti del Governo, delle Istituzioni internazionali come Unicef e Save The Children, naturalmente Plan International e altre, Ong partner, la stampa nazionale ed internazionale, e un gruppo di bambine ed adolescenti lavoratrici di Dakar.
La Commissione Regionale dei delegati Ejt (15 delegati presenti di età variabile dagli 11 ai 17 anni) ha gestito interamente la Conferenza, in maniera straordinaria, in un modo che forse noi non saremmo riusciti a fare.
Da questa missione, Italianats, nel suo ruolo di portavoce in Italia e in Europa dei Movimenti, ed Asoc in qualità di socio attivo , non possono che trovare ulteriori ragioni per promuovere e diffondere questa straordinaria esperienza.
Aldo Prestipino